Sistemi di ventilazione meccanica a recupero di calore: prezzi, caratteristiche e benefici per la salute
Come funzionano i sistemi a recupero di calore, quali sono i benefici per la salute, cosa incide sul prezzo, quali caratteristiche valutare per la scelta.
Come funzionano i sistemi a recupero di calore
In generale, un recuperatore di calore è un dispositivo che trasferisce calore da un corpo, solitamente un fluido, ad un altro. Nei sistemi per la ventilazione meccanica controllata, lo scambiatore di calore serve a recuperare l’energia termica dell’aria che viene presa dagli ambienti interni ed espulsa all’esterno. Questo calore viene utilizzato per riscaldare l’aria fresca prelevata dall’esterno ed immessa negli ambienti, che di per sé è ricca di ossigeno ma troppo fredda in inverno e troppo calda in estate.
Quali sono i benefici per la salute
Il recupero di calore consente di evitare correnti d’aria e quindi esposizione al freddo, ma i maggiori benefici per la salute derivano dal ricambio d’aria. Infatti, l’aria indoor è satura di inquinanti, umidità in eccesso, anidride carbonica, polveri e altre sostanze dannose per la nostra salute. Ricambiarla in modo sufficiente e continuo è fondamentale per respirare bene, contrastando l’insorgere di disturbi respiratori come rinite allergica e asma.
Cosa incide sul prezzo
Il costo di un sistema per il recupero del calore dipende da vari fattori: la dimensione dell’impianto, la percentuale di calore effettivamente recuperato, il tipo di materiale con cui viene realizzato lo scambiatore vero e proprio. Inoltre, dato che uno scambiatore sarà sempre inserito in un sistema per la ventilazione meccanica controllata, il costo verrà ampiamente influenzato dal resto del sistema, che andrà scelto e dimensionato secondo le esigenze di ciascun caso.

Quali caratteristiche valutare per la scelta
Lo scambiatore di calore deve essere scelto tenendo conto di diversi fattori:
–La percentuale di recupero dell’energia termica, espressa in percentuale, ovvero quanto dell’energia contenuta nell’aria esausta in uscita viene recuperata e ceduta all’aria pulita in entrata.
–La stabilità nel tempo di questo recupero, ovvero il fatto che un buon recuperatore deve mantenere la percentuale di recupero dell’energia nel tempo, e non avere un picco di efficienza per poi perdere di efficacia.
–La portata d’aria dell’impianto, ovvero quanta aria riesce ad espellere ed immettere il sistema ogni ora. Conoscendo il volume dell’aria di una stanza, si può stabilire quanti metri cubi sono richiesti per un ricambio d’aria efficace.
–L’utilizzo dei locali da arieggiare, quando sono occupati, da quante persone e che attività vengono svolte all’interno degli stessi. Attività come cucinare, farsi la doccia e pulire casa producono umidità e inquinanti che vanno evacuati il prima possibile.
–La capacità di filtrazione dell’impianto, ovvero quanti degli inquinanti esterni i filtri possono arrestare, per impedire che entrino in casa.
Una volta calcolati i vari fattori, basterà scegliere l’impianto VMC con recuperatore di calore più adatto alle proprie esigenze.
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